ARTISTI NASCOSTI
SERGIO CROCI: quando il caso gioca con il destino di una persona.
Sergio, nato ai Forbacioni nel 1944, un gruppo di case sopra a Dezza, sembrava destinato alla solita vita di campagna, tra i suoi monti. Da ragazzo, come altri ragazzini del circondario di
Bobbio, veniva mandato, come pastorello, ad accudire il bestiame sui monti per altre famiglie più fortunate della sua, contribuendo così al suo mantenimento.
La lontananza da casa , che durava ben sei lunghi mesi, era per lui dolorosa, anche se la famiglia per cui lavorava lo trattava come un figlio.
Ma per lui si stava preparando un altro destino: un cacciatore, abitudinario dei luoghi, lo notò e, a 15 anni, lo volle con sé a Milano, dove, dopo averlo inserito in una scuola che preparava al lavoro, lo assunse nella sua ditta, una ditta dove si lavorava la porcellana e il gres. Qui imparò il mestiere che, a poco a poco, mise in luce anche le sue capacità artistiche.
Dopo 24 anni di lavoro, come dipendente, decide di aprire un suo laboratorio, insieme alla moglie.
Il Croci divenne, ben presto, uno dei più qualificati scultori di ceramiche di Capodimonte e il suo laboratorio specializzato nella lavorazione di ceramiche artistiche e opere di restauro.
Ha realizzato anche opere su ordinazione ed ha vinto concorsi importanti. Persona sensibile alla natura, si è ritirato nella sua terra natale, a Fornacioni, di Bobbio a quasi 900 metri di altitudine in mezzo a lepri, cinghiali e caprioli coltivando frutta e arando campi.
Possiede tutt'ora un “museo” personale ricco di opere da lui realizzate che mostra agli amici e che al più presto speriamo di poterle mostrare anche ai bobbiesi.
(per contatti: Sergio Croci cell:3474910917)
Luigi Pasquali
settimanale La Trebbia 9 ottobre 2014